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Vogliamo inquinare anche da morti ?

no cremazione

Nemmeno dopo il nostro decesso possiamo stare tranquilli !

Argomento molto delicato e difficile con implicazioni morali ed etiche, che non dobbiamo dimenticare ma che non intendo trattare in questo articolo, limitandomi alle considerazioni di carattere ecologico ed energetico.

Da tempo in Italia, dopo che abbiamo lasciato la vita terrena, abbiamo due soluzioni per “riposare in pace” :

  • Essere sepolti
  • Essere bruciati tramite cremazione

Dalle ultime ricerche emerge la difficolta’, dovuta soprattutto al consumo di cibi con alto contenuto di conservanti, ad essere riassorbiti dal terreno e tornare nel ciclo vitale della terra. Le salme dopo essere rimaste sepolte per decenni vengono ancora ritrovate pressoche’ intatte,  quasi mummificate.

Anche per questo motivo ha preso campo la cremazione che si pensava la soluzione definitiva alla mancanza di spazio per la sepoltura.

Purtroppo i forni crematori sono paragonabili agli inceneritori per quanto riguarda la diffusione di inquinanti nell’ aria. Infatti un’ impianto di cremazione ha le stesse caratteristiche di funzionamento: deve bruciare molte ore al giorno.

Il caso di Pistoia e’ significativo per quanto riguarda l’ inquinamento da diossine ed altri inquinanti dell’ aria.

Pagina Arpat sforamenti diossine Pistoia

Articolo de Il Tirreno su diossine a Pistoia

Ma se la soluzione non puo’ essere il forno crematorio, in quale direzione possiamo muoverci per permetterci di “riposare in pace” ?

Le alternative ci sono e sono sostanzialmente due:

  1.  La prima arriva dal nord europa e usa il procedimento inverso alla cremazione, cioe’ il corpo non viene bruciato ma ghiacciato ad una temperatura talmente bassa da permettere la disgregazione molecolare, se sottoposto a vibrazioni ad alta frequenza. Il Video Crio-cremazione puo’ chiarire il procedimento.
  2. La seconda soluzione e’ stata proposta da piu’ parti, in particolare dall’ Australia, ed usa un processo di idrolisi alcalina a pressione e temperatura elevate,  per accellerare il naturale processo di decomposizione dei corpi. Decomposizione per idrolisi

I sistemi descritti sopra hanno diversi vantaggi :

  • non inquinano l’ aria
  • sono piu’ convenienti da un punto di vista del consumo dell’ energia
  • hanno un prezzo di “trattamento” piu’ basso

rispetto alla tradizionale cremazione.

Parlo di questo perche’ nella nostra citta’ , nel raggio di 7 chilometri abbiamo due inceneritori attivi, Montale e Baciacavallo, si intende installare un impianto di cremazione del tipo tradizionale e molto inquinante.

Speriamo che le mie informazioni possono servire alle istituzioni per considerare scelte diverse da quelle ventilate nell ‘ ultimo periodo.

Links:

http://www.matthewscremation.com/products/cremation-equipment.html

http://www.aquamation.info/

http://www.resomation.com/

http://www.promessa.se/