Inizia la sperimentazione della nuova tecnologia per la trasmissione dati denominata 5G.
Tutti parlano della enorme potenzialita’ per l’ invio della grandissima mole di dati tramite il 5G e di come si trasformera’ la nostra vita.
In realta’ sono pochi coloro che ne hanno analizzato le caratteristiche tecniche di funzionamento .
Visto che la citta’ di Prato , dove abito, e’ una delle 5 citta’ italiane sperimentatrici questa nuova tecnologia, mi sono mosso per riuscire a capire un po’ di piu’ su cosa e’ il 5G e come funziona.
Il mio lavoro e la mia specializzazione scolastica in radiocomunicazioni ha poi incentivato la mia ricerca.
Ma parliamo di 5G :
Il 5G e’ non e’ soltanto un ulteriore sviluppo delle tecnologie di trasmissione telefonica denominate 3G e 4G ma un progetto molto piu’ vasto che comprende una riassegnazione delle frequenze di trasmissione radio attualmente in uso alle emittenti televisive , un cablaggio strutturato di rete in fibra ottica ed l’ uso di radiofrequenze che superano i 20GHz.
Iniziamo a parlare di cablaggio fibra ottica di ultima generazione; questa puo’ raggiungere elevate quantita’ di dati trasmessi, permettendo il controllo in tempo reale di molti apparati domestici ed industriali ( dalla casa intelligente alla industria 4.0 ) . Questo sviluppo permette di aumentare la capacita’ produttiva di ogni singolo dispositivo con un controllo del suo operato immediato anche da posizioni molto distanti dal luogo dove il dispositivo stesso opera. Gli apparati non mobili possono essere collegati direttamente alla fibra garantendo un vero controllo su di essi.
La riassegnazione delle frequenze radio-televisive serve a dare maggior spazio alle comunicazioni telefoniche via etere ( Cellulari ) implementando canali funzionanti all’ interno delle bande di frequenza gia’ in uso. Ricordo che al momento il 2G , 3G e 4G lavorano dagli 800 Mhz ai 2,6 Ghz .
La novita’ assoluta di questa nuova proposta tecnologica e’ la trasmissione dati a frequenze superiori ai 20Ghz. Ogni canale di trasmissione e’ molto piu’ ampio degli attuali permettendo il controllo , in tempo reale, di dispositivi mobili. Per dispositivi mobili possiamo intendere auto, treni, tram, droni, robot, apparecchi elettromedicali, apparecchi di monitoraggio aria e tanto altro. L’ utilizzo di queste frequenze e’ di derivazione aero-spaziale e sono usate per poter comunicare con dspositivi posti oltre l’ atmosfera terrestre. Questo perche’ non tutte le onde elettromagnetiche superano lo schermo della nostra atmosfera . Soltanto frequenze con lunghezza d’ onda piccola o molto piccola sono in grado di “bucare” la nostra atmosfera, che oltre a farci respirare ci garantisce protezione da molte radiazioni presenti nello spazio.
Quindi tutto bene abbiamo una tecnologia che ci garantisce pieno controllo su tutto quello che ci succede intorno … ebbene, non e’ così .
Dopo la scoperta della radio , cioe’ dall’ epoca di Marconi ed un uso sempre maggiore di questa tecnologia, sono cominciati degli studi per capire come le onde elettromagnetiche interagissero con l’ ambiente circostante e con gli abitanti di questo ambiente. Questi studi ci hanno portato a comprendere delle cose importanti :
- Che era possibile trasmettere informazioni molto lontano usando frequenze basse ( per basse si intende dai 30Khz ai 30Mhz ) e potenze di trasmissione abbastanza limitate ( 5-50 W ), sfruttando l’ effetto rimbalzo sulla nostra atmosfera.
- Che aumentando la frequenza di trasmissione potevamo sfruttare canali piu’ fedeli e con meno errori di intelleggibilita’ dell’ informazioni.
- Che frequenze piu’ alte non permettevano di superare ostacoli fisici ( montagne, case, alberi, etc )
- Che aumentando la potenza di trasmissione era possibile migliorare la intellegibilita’ delle informazioni ma uomini ed animali, nelle immediate vicinanze delle emittenti , ne risentivano fisicamente dopo una prolungata esposizione.
- Che aumentare la frequenza di trasmissione, a parita’ di potenza erogata, faceva insorgere , nuovamente, problemi fisici ad uomini ed animali nelle vicinanze della sorgente di emissione.
- Che frequenze particolari ( intorno ai 2.45 GHz ) permettevano la cottura di cibi dal loro interno ( Forno a Micronde )
Quindi siamo consapevoli, ormai da decenni, che la esposizione alle radio frequenze e’ nociva tanto piu’ alta e’ la potenza di emissione e tanto piu’ e’ alta la frequenza di trasmissione. In realta’ non e’ la frequenza ad essere nociva ma la lunghezza d’onda che e’ inversamente proporzionale alla frequenza stessa. Comunque visto il legame stretto tra frequenza e lunghezza d’ onda possiamo affermare che frequenze piu’ alte sono piu’ dannose di frequenze piu’ basse a parita’ di potenza di emissione.
Un’ ultima considerazione riguardo ai punti elencati sopra, molto importante, sulla distanza tra la fonte di emissione ed i soggetti esposti : la potenza che investe un soggetto diminuisce in modo logaritmico allontanandosi dalla sorgente elettromagnetica.
E ci avviamo alla fine di questo articolo riepilogando quelli che sono i reali rischi che riguardano il 5G.
Abbiamo detto che frequenze alte e potenze alte sono molto dannose per la salute degli esseri viventi e allora vi chiederete come mai stiamo ancora sopravvivendo a trasmissioni radio, tv, cellulari . Perche’ in Italia esiste una legge che limita la potenza di emissione a seconda degli ambiti di impiego. Sotto riporto una tabellina esplicativa sui limiti di legge.
Quindi siamo tranquilli ?
Sarebbe troppo facile e troppo bello . Mentre abbiamo abbastanza dati per considerare sufficientemente sicure le trasmissioni 3G e 4G non lo siamo per quanto riguarda quelle che saranno le trasmissioni 5G.
Perche’ come abbiamo detto con frequenze piu’ alte avremo bisogno di molti ripetitori/emettitori radio in piu’ in un’ area dove adesso ne esiste soltanto uno , in virtu’ del fatto che alte frequenze ( piccolissime lunghezze d’ onda) non superano gli ostacoli fisici . Ai ripetitori esistenti adesso ne verranno aggiunti molti altri, per cui ogni singolo essere umano sara’ sempre piu’ vicino ad una sorgente elettromagnetica e non potra’ usufruire della minore esposizione garantita dalla distanza dall’ emettirore.
Ricordo a tutti che in questo momento stiamo parlando di “sperimentazione”, cioe’ stiamo provando per verificare quello che succede e non siamo sicuri che gli attuali limiti di legge saranno sufficiente garanzia di ambiente salubre per noi ed i nostri figli.
Spero di essere stato di aiuto nella comprensione del “fenomeno 5G” . Se qualcuno dovesse rilevare inesattezze o errori puo’ contattarmi al seguente indirizzo e-mail webmaster@ctsnet.it